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L’Intelligenza Artificiale nel retail fisico

Le nuove frontiere della tecnologia non vanno viste solo in relazione alle grandi aziende, anzi, la piccola e media impresa tradizionale può trarre molti più benefici di quanto si possa immaginare.

Non c’è dubbio che Il settore retail stia vivendo anni di profonda trasformazione, ieri con l’impatto dell’e-commerce e dell’omnicanalità, oggi grazie all’adozione dell’intelligenza artificiale (AI). Sebbene molti colleghino questa tecnologia principalmente al mondo dell’e-commerce, la sua applicazione nel retail fisico ha un impatto altrettanto significativo che potrebbe essere destinato ad aumentare in futuro. Ma proviamo con esempi concreti ad analizzare come l’AI sta rivoluzionando il retail tradizionale e perché questa tecnologia non è solo per le grandi aziende, quelle con le risorse economiche, ma anche per le medio-piccole imprese che potrebbero trarne vantaggio.

Alcuni Esempi di Applicazione AI

Secondo recenti stime, circa il 30 % delle aziende retail ha già implementato soluzioni di AI nei propri negozi. Questo dato, in gran parte influenzato dalle aziende cinesi e americane, è in crescita a livello globale grazie anche a  diversi esempi di successo.

Walmart AI in stock control

Walmart U.S.A.

il colosso della grande distribuzione made in USA utilizza sistemi di visione artificiale per monitorare costantemente gli scaffali e identificare aree con scorte limitate o esaurite. Questo garantisce un rifornimento tempestivo, riducendo le interruzioni di stock. I manager di negozio ricevono avvisi in tempo reale, direttamente sui loro dispositivi personali, migliorando la precisione dell’inventario e prevenendo perdite di vendita

Sephora

ha integrato l’AI con i chioschi digitali  per offrire consigli di bellezza personalizzati attraverso un’analisi avanzata delle caratteristiche facciali dei clienti. Questa esperienza coinvolgente, nonché altamente personalizzata, resa possibile dall’AI, ha migliorato l’interazione con i clienti e la loro fidelizzazione, aumentando le vendite.

H & M

gli algoritmi di apprendimento automatico dell’azienda analizzano le vendite e prevedono le tendenze della moda. Grazie a queste previsioni, H&M ottimizza l’inventario riducendo l’eccesso di scorte e aumentando i prodotti richiesti localmente.L’ottimizzazione dell’inventario e la previsione delle tendenze sono strumenti importantissimi, soprattuto per le aziende del fast fashion per ottimizzare la produzione, limitare gli sprechi e quindi ridurre l’impatto ambientale, problema che oggi tocca la maggior parte di queste imprese.

NEC digital display

In ambito di Customer Experience, NEC – famosa società che produce soluzioni di digital signage – utilizza l’AI per alimentare il digital signage nei negozi fisici, adattando le pubblicità sugli schermi digitali in base ai clienti che si trovano nei pressi. I sistemi di riconoscimento facciale, combinati con i dati demografici, consentono di mostrare contenuti personalizzati a gruppi di target specifici. Ad esempio, un giovane adulto potrebbe vedere una promozione per un nuovo paio di sneaker, mentre una famiglia potrebbe ricevere consigli su prodotti per bambini. 

Da quanto stiamo vedendo sembra proprio che l’AI sia destinata a entrare sempre più concretamente anche nel retail fisico. E ciò porta numerosi benefici che vanno oltre la sola efficienza economica.

Efficienza economica: non c’è dubbio che sia il primo aspetto sul quale si sono concentrati i produttori di applicazioni AI. Grazie a sofisticati sistemi di analisi dei dati, l’AI aiuta a prevedere con precisione le vendite e a gestire l’inventario, riducendo i costi di stoccaggio e minimizzando gli sprechi. I software possono riconoscere schemi di vendita, consentendo di ottimizzare il layout del negozio, programmare rifornimenti più accurati e prevenire il sovraccarico o la mancanza di prodotti.

Customer experience: l’IA contribuisce a creare un’esperienza personalizzata e coinvolgente. Ad esempio, le tecnologie di riconoscimento facciale possono essere utilizzate per offrire consigli su misura, mentre sistemi di visione artificiale monitorano il comportamento dei clienti in negozio per suggerire cambiamenti nel layout che migliorino la navigazione e le vendite. Le promozioni possono essere mirate in base alle preferenze individuali, incrementando così la fidelizzazione. Insomma, un negozio ‘’Just in Time’’ in grado di adattarsi dinamicamente alle esigenze del periodo o addirittura del momento.

Customer service: gli assistenti virtuali e i chatbot, se implementati correttamente, possono fornire risposte immediate alle domande frequenti dei clienti, liberando tempo prezioso per lo staff in negozio (su questo si potrebbero aprire moltissime discussioni…). Inoltre, l’IA può essere utilizzata per analizzare i dati dei clienti, lo storico dei loro acquisti, le loro interazioni con l’azienda (su più touchpoint) e anticipare le loro esigenze offrendo suggerimenti di acquisto più pertinenti.